Roma, 6 feb. (Adnkronos) – “Settemila nuovi posti detentivi. Come? Quando? Con quali risorse? Non si sa. Un annuncio che lascia il tempo che trova”. Così Emanuele Fierimonte, presidente del Centro Studi per la Giustizia e le Istituzioni, commenta le dichiarazioni del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, emerse ieri sera dopo il vertice sul piano carceri a Palazzo Chigi.
Fierimonte evidenzia la gravità della situazione: “Secondo il report dell’associazione Antigone, al 16 dicembre 2024 i detenuti erano 62.153, quasi 11mila in più rispetto alla capienza regolamentare (senza contare i circa 4.500 posti inagibili), con un tasso di sovraffollamento che supera il 130%. Davanti a questi numeri, un piano chiaro e concreto, al di là dei proclami, è fondamentale.
Come si pensa di raggiungere l’obiettivo dei 7.000 nuovi posti? Saranno costruiti nuovi istituti o si procederà alla ristrutturazione di quelli esistenti, molti dei quali sono inutilizzabili a causa di manutenzione insufficiente?”. Il presidente del Centro Studi elenca poi le priorità: “Non si tratta solo di creare spazi. Bisogna affrontare con decisione le condizioni di detenzione, che in molti casi rasentano i limiti dell’umanità, e investire nel personale, come agenti di polizia carceraria e figure giuridico-educative, essenziali per avviare percorsi di reinserimento seri e strutturati”.
Infine, il presidente richiama l’attenzione sull’importanza delle misure alternative: “È necessario finalmente introdurre strumenti concreti e pene alternative per i reati meno gravi, alleggerendo così il sistema e concentrando risorse e attenzioni sui casi più rilevanti. Solo un approccio integrato e lungimirante può restituire dignità al sistema carcerario e fiducia nei confronti delle istituzioni”. (Red-Cro/Adnkronos)