(9Colonne) Roma, 9 dic – “Nonostante siano passati più di trent’anni da Tangentopoli, quasi un italiano su due percepisce ancora il nostro Paese come profondamente corrotto, un dato che dovrebbe farci riflettere sullo stato delle nostre istituzioni e sulla necessità di riforme strutturali”.
È quanto dichiara Emanuele FIERIMONTE, Presidente del Centro Studi per la Giustizia e le Istituzioni, commentando i dati emersi dal recente sondaggio pubblicato oggi da La Repubblica e condotto da Demos per Libera.
Il rapporto evidenzia come la corruzione sia considerata endemica in settori chiave: dalla politica nazionale agli appalti pubblici, fino alla magistratura. “Questa percezione – prosegue FIERIMONTE – mina la fiducia nelle istituzioni e blocca il percorso di rinnovamento di cui il Paese ha urgente bisogno. La lotta alla corruzione non può essere lasciata a proclami: servono misure concrete, dalla trasparenza negli appalti al controllo rigoroso sugli abusi di potere, senza dimenticare l’importanza di educare alla legalità fin dalle scuole”. Il Centro Studi per la Giustizia e le Istituzioni invita inoltre a un’azione congiunta tra politica, istituzioni e società civile. “Solo con un approccio collettivo possiamo ridurre il divario tra cittadini e istituzioni, restituendo fiducia e credibilità al sistema pubblico”.
“La lotta alla corruzione – conclude FIERIMONTE – non è solo una questione di legalità, ma un impegno verso un futuro più equo, dove lo sviluppo economico e sociale non sia frenato da comportamenti illeciti”.